Stefania Burbo, Focal point Osservatorio Aids, Durban
Nel mondo 15 milioni di ragazze si sposano prima dei 18 anni. Questo aumenta il rischio di contrarre il virus dell’Hiv. I dati parlano chiaro: 5.000 ragazze e giovani donne vengono infettate ogni settimana; 1 infezione su 7 riguarda gli adolescenti e la percentuale sta aumentando; l’Aids è la seconda causa di morte fra gli adolescenti a livello globale.
Le spose bambine sono particolarmente esposte al rischio di contrarre l’Hiv, a causa della loro limitata capacità di negoziare rapporti sicuri; per la frequenza con cui hanno rapporti non sicuri e per la pressione che subiscono affinchè dimostrino di essere fertili.
Le spose bambine, inoltre, vengono spesso unite in matrimonio a uomini più grandi, che hanno già avuto altri partner, aumentando la probabilità di contrarre il virus.
Ecco cosa si potrebbe fare da subito:
- Far circolare maggiormente le informazioni sulla connessione che esiste fra i matrimoni precoci e l’Hiv. Sia le bambine già sposate sia quelle a rischio di matrimonio devono poter avere accesso ai servizi integrati sull’Hiv.
- Sostenere l’istruzione. In molti paesi africani l’istruzione è gratuita soltanto nel primo ciclo. Diminuiscono quindi sensibilmente gli adolescenti – soprattutto le ragazze – che accedono al ciclo secondario, ove sarebbe più facile avere accesso alle informazioni sull’Hiv.
- Sostenere le comunità nel veicolare le informazioni sui matrimoni precoci e l’Hiv
- Collegare i programmi di lotta contro l’Hiv con altre azioni che favoriscono l’empowerment delle ragazze
- Adoperarsi affinchè le leggi che puniscono i rapporti con i bambini siano applicate.
Inoltre è stato presentato dal Gfan il rapporto Key Populations and the Global Fund: Delivering Key Results, secondo cui investire nelle popolazioni chiave e vulnerabili (fra cui donne e ragazze) è quanto mai oggi importante. Non sarà possibile porre fine alle epidemie di Aids, Tbc e malaria senza tenere conto dei bisogni di queste popolazioni. Il Fondo Globale svolge un ruolo importante, sostenendo e mobilitando le risorse domestiche dei paesi a favore delle popolazioni chiave e coinvolgendo queste ultime nella elaborazione e realizzazione di programmi a loro rivolti.