Uno dei principali obiettivi di Sanità Pubblica è quello di prevenire la diffusione delle malattie infettive. Lo strumento più efficace per farlo sono le vaccinazioni, che negli anni hanno permesso di debellare malattie come il vaiolo e ridurre significativamente il tetano e la poliomielite ma anche l’epatite B, il morbillo, la rosolia, la parotite e malattie batteriche come la meningite. Nonostante il loro successo, oggi la copertura vaccinale in Italia e nel mondo occidentale è in calo.
Sempre più genitori preferiscono non vaccinare il proprio bambino oppure non sottoporlo a tutti i vaccini previsti dal Piano vaccinale. La percezione dell’importanza delle vaccinazioni è infatti cambiata: le malattie sono meno temute mentre i vaccini suscitano crescenti timori. L’importanza di una corretta comunicazione, degli operatori sanitari e sui media, gioca un ruolo fondamentale per sfatare falsi preconcetti e per gestire paure emergenti. Lo dimostrano anche alcune evidenze emerse nella ricerca effettuata dal Ccm – Comitato Collaborazione Medica insieme all’ASL To1 e ASL To2, che ha incrociato l’andamento delle scelte vaccinali degli ultimi mesi con gli articoli di cronaca e di approfondimento su malattie e vaccini pubblicati sulle principali testate italiane.