Il Covid-19 ha evidenziato l’incapacità, a livello mondiale, di prevedere, prepararsi e rispondere efficacemente alle pandemie, con conseguenze umane, sociali ed economiche devastanti. Non solo, decenni di indebolimento o di insufficiente sviluppo dei sistemi sanitari pubblici hanno messo in luce il mancato riconoscimento del valore del contributo dei sistemi comunitari e di conseguenza degli investimenti necessari per rafforzarli, sebbene siano fondamentali per garantire l’accesso equo alla salute.
Scommettere
sulla salute globale
La lezione della pandemia


Che cosa è la Pandemic Prevention Preparedness and Response [Pppr]
È il quadro strategico che identifica i principi e gli elementi di un’efficace prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie a livello nazionale. Adotta i principali insegnamenti delle iniziative precedenti e capitalizza i punti di forza di quelle in corso.
Per maggiori approfondimenti leggi il policy paper a cura del Network italiano Salute Globale, Aidos e Friends of the Global Fund Europe.

CHE FARE?
Servono risorse e politiche globali
Cosa chiede la società civile internazionale
Sistemi sanitari pubblici
Costruire e sostenere sistemi sanitari pubblici e comunitari forti e ben radicati sui territori quali strumenti indispensabili per prevenire, prepararsi e rispondere alle future minacce sanitarie garantendo l’accesso equo e universale a un’assistenza sanitaria di qualità.


Protagonismo delle comunità
Integrare i servizi di salute gestiti dalle comunità nei piani di prevenzione, preparazione e risposta alle minacce sanitarie per la loro capacità di raggiungere anche le persone più vulnerabili.
Architettura della salute globale
Sostenere un’architettura della salute globale coordinata dall’Oms, che valorizzi le competenze e le capacità dei partner sanitari globali e regionali esistenti in materia di Pppr, per evitare una sua ulteriore frammentazione. Includere nella governance delle organizzazioni e dei meccanismi internazionali preposti alla salute globale le comunità, la società civile, le associazioni delle persone colpite dalle malattie e le associazioni di donne. Tale approccio dovrebbe essere assicurato anche per il Financial Intermediary Fund (Fif) contro le pandemie di prossima istituzione.


Su che cosa è necessario investire ora
Rifinanziare il Fondo Globale
Il prossimo 21 settembre si tiene a New York la sessione conclusiva della conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale ed è richiesto l’impegno ad aumentare ad almeno 200 milioni di euro il contributo finanziario dell’Italia per il periodo 2023-2025, in linea con la richiesta del Fondo Globale di un aumento complessivo del 30% delle risorse finanziarie.


Per fare cosa?
Un rifinanziamento complessivo di almeno 18 miliardi di dollari consentirebbe al Fondo Globale di dare un contributo significativo alla costruzione di sistemi sanitari resilienti e sostenibili e al rafforzamento della preparazione alle pandemie.
Leggi la nuova strategia del Fondo Globale con i programmi di investimento.