La testimonianza di Grazia Orsolato, coordinatrice Medicus Mundi Italia in Kenya
“Qui a Nairobi lavoriamo principalmente con varie realtà e figure comunitarie nelle baraccopoli di Korogocho, Mathare, Dandora, Babadogo e Kariobangi, ad est della città: qui è praticamente impossibile rispettare le distanze sociali, le baracche sono una attaccata all’altra, le fogne sono a cielo aperto e l’acqua per lavarsi, cucinare e pulire non esce da un rubinetto, ma è in taniche da 20 litri che costa 5 scellini (se riescono a comprarsela). Nonostante queste circostanze, le comunità sono costantemente sensibilizzate su sintomi e prevenzione Covid 19 attraverso il lavoro degli assistenti socio sanitari legati ai centri di salute pubblica, al lavoro delle mentor mothers, mamme modello, e anche al lavoro di tutti le varie Ong presenti sul territorio e che si occupano di empowerment comunitario, che stanno contribuendo dall’inizio della pandemia alla distribuzione di taniche d’acqua con sapone in vari posti pubblici delle comunità, maschere chirurgiche e gel igienizzanti , cibo per le famiglie più bisognose … sempre tutto in collaborazione con il Ministero di Salute keniano. Dal primo caso la vita nelle baraccopoli non si è mai fermata, la maggior parte della gente vive del piccolo business che ha davanti a casa ( vendita di frittelle, di mais arrostito, di carbone etc.) e se non vendono, non possono comprare nulla da mettere in tavola alla sera per la famiglia”.